Dalla rivolta tunisina alla primavera araba: tra tradizione e modernità

From the Tunisian revolt to the Arab Spring: between tradition and modernity

  • Michele Brondino Enciclopedia del Mediterraneo
  • Yvonne Fracassetti
Keywords: Arabic spring, dictatorship, Islamic movements, elections, democratic transition, globalization, modernity, Primavera araba, dittatura, movimenti islamici, elezioni, transizione democratica, globalizzazione, modernità

Abstract

Tunisia, pioneer of the Arabic spring, with a constitutional past and the basis of a modern state, is the only Arabic country which begun a renewal in society and a modernization of institutions in order to evolve towards a democratic model of society. This renewal was stopped by the regime of Ben Ali, so democracy was greatly demanded by the revolt which took place in January 2011. The first free elections, in October 2011, in a chaotic and uncertain post‐revolutionary climate, support an identity ballot for order giving power to the Islamics of Ennahda that are taking apart piece by piece the building of the modern state inherited from Bourguiba, while declaring themselves opened to a parliamentarian and democratic system. The evolution of Tunisia today stands like a paradigm all over the Arab‐Muslim world confronted to fundamental choices about modernity. Neither inner pressures nor international positions for the status quo are supporting the democratic transition.

La Tunisia, pioniera della “primavera araba”, con un passato costituzionale e le basi di uno stato moderno, è l’unico paese del mondo arabo ad aver avviato un processo di modernizzazione della società e delle istituzioni in grado di evolvere verso il modello democratico, bloccato dal regime di Ben Ali e richiesto a gran voce dalla rivolta del gennaio 2011. Le prime elezioni libere, dell’ottobre 2011, in un clima postrivoluzionario caotico e incerto, hanno favorito un voto identitario e per l’ordine portando al potere gli islamisti di Ennahda che, pur dichiarandosi aperti ad un sistema parlamentare e democratico, stanno smontando pezzo dopo pezzo l’edificio dello stato moderno ereditato da Burghiba. L’ evoluzione della Tunisia si pone  oggi come paradigma per tutto il mondo arabomusulmano confrontato a scelte fondamentali sulla modernità. Ma né le tensioni interne né le posizioni internazionali a sostegno dello status quo sono favorevoli alla transizione democratica.

Author Biographies

Michele Brondino, Enciclopedia del Mediterraneo

Storico del Mediterraneo e direttore dell’Enciclopedia del Mediterraneo. Già addetto culturale nei paesi del Nord Africa e autore di vari saggi sulle società maghrebine per i quali ha ricevuto il Premio dell’Accademia dei Lincei per le scienze sociali, politiche e economiche. Tra l’altro, Algeria, paese delle rivoluzioni accelerate, Torino, Stampatori,1982; Maghreb: aspetti costituzionali e sistema politico in «Politica Internazionale», Roma, 1985; Colonialismo e neocolonialismo, Milano, Angeli, 1987; Il grande Maghreb: mito e realtà; trad. franc., Milano‐Tunisi, Alif, 1990; LʹItalie au croisement des rapports euromaghrébins: le cas tunisien, Annuaire de lʹAfrique du Nord, 1992; Gramsci dans le monde arabe, Tunis, Alif, 1994; La stampa italiana in Tunisia. Storia e società, Milano, Jaca Book, 1999; Uomo e sviluppo alle soglie del terzo millennio. Religioni e culture a confronto, Napoli, E.S.I, 2001; (a cura di) Il Mediterraneo vede, scrive, ascolta, Milano, Jaca Book, 2005 , trad. franc., Paris, Publisud 2008; (a cura di) Il Mediterraneo: figure e incontri, Milano, Jaca Book, 2005, trad. franc., Paris, Publisud, 2008. La gestion de la fracture coloniale: considérations sur les cas italien et français in S. Jahan et A. Ruscio, Histoire de la colonisation, Paris, ed. Indes Savantes, 2007; Il Nord Africa brucia all’ombra dell’Europa, Milano, Jaca Book, 2011.

Yvonne Fracassetti

Francesista di formazione, già lettrice di italiano presso l’Università di Algeri e addetta culturale presso l’Istituto Italiano di cultura di Tunisi, è autrice di vari saggi sulle società e le culture del Mediterraneo. Tra l’altro: Mario Scalesi, précurseur de la littérature multiculturelle au Maghreb, Publisud, Paris, 2002; L’interculturalité comme espace de gestion de la diversité en Méditerranée, in F. Albertini, (a cura di), La communication interculturelle et diversité en Méditerranée, Ajaccio. Ed. Dumane, 2006. Il Mediterraneo vede, scrive, ascolta ( a cura ), Milano, Jaca Book, 2005; trad. franc., Paris, Publisud, 2008; Il Mediterraneo: figure e incontri ( a cura di ), Milano, Jaca Book, 2005; trad. franc., Paris, Publisud, 2008; Cesare Luccio, scrittore italiano in Tunisia, tra colonizzatori e colonizzati, RiMe‐CNR, n. 6, rime.to.cnr.it, 2011; Il Nord Africa brucia all’ombra dell’Europa, Milano, Jaca Book, 2011; Albert Camus figlio del Mediterraneo, Mondovì, ed. Spigolatori, 2012.

Published
2012-06-30
Section
Focus