L’architettura e le dotazioni dell’Ospedale di Sant’Antonio a Cagliari tra Sei e primo Settecento

Marcello Schirru

doi:10.7410/1688

Marcello Schirru Università degli Studi di Cagliari

Keywords: Convent and Hospital of Sant’Antonio Abate Cagliari, Seventeenth century Architecture Cagliari, Church of Sant’Antonio Abate Cagliari, Domenico Spotorno, Convento e Ospedale di Sant’Antonio Abate Cagliari, Architettura Seicento Cagliari, Chiesa di Sant’Antonio Abate Cagliari

Abstract

The essay analyzes the architectural events of the Hospital of Sant'Antonio Abate in Cagliari between the seventeenth and eighteenth centuries. The Fatebenefratelli complex underwent an intense building phase sponsored by the prior Nicolò Polcasio, starting from 1674. The ecclesiastic entrusted the management of the building to the Ligurian master Domenico Spotorno, assisted by his Sardinian colleagues Antonio Cucuru, Pietro Carta, Antonio Cannas and Antioco Seu. The same masters signed the contract for the reconstruction of the church annexed to the convent, built in the first decade of the eighteenth century by other builders.

Il saggio analizza le vicende architettoniche dell’Ospedale di Sant’Antonio Abate di Cagliari tra Sei e Settecento. Il complesso dei Fatebenefratelli conosce una intensa fase edilizia patrocinata dal priore Nicolò Polcasio, a partire dal 1674. L’ecclesiastico affida la conduzione della fabbrica al maestro ligure Domenico Spotorno, coadiuvato dai colleghi sardi Antonio Cucuru, Pietro Carta, Antonio Cannas ed Antioco Seu. Gli stessi maestri sottoscrivono l’appalto per la ricostruzione della chiesa annessa al convento, realizzata nel primo decennio del Settecento da altri costruttori.

Author Biography

Marcello Schirru, Università degli Studi di Cagliari

Marcello Schirru è Ricercatore (RtdB) e docente di Storia dell’Architettura dell’Età Moderna e Contemporanea. L’attività di ricerca analizza il pensiero architettonico tra il XVI e l’inizio XX secolo con particolare attenzione alla Sardegna nel Mediterraneo asburgico e nella monarchia sabauda. Ha partecipato a conferenze e pubblicazioni nazionali ed internazionali. Attualmente, è responsabile o componente di unità in due PRIN – Progetti Rilevante Interesse Nazionale –, riguardanti l’architettura confraternale a Cagliari tra Cinque e Settecento e alcuni penitenziari sardi ottocenteschi.