Rompere paradigmi: intersezioni politiche e soggettività nelle forme di governo di Margherita d’Austria (1522-1586
Abstract
Negli studi degli ultimi decenni sulle donne di potere nelle monarchie europee le figure femminili appaiono come soggetti sempre più trasversali che sfuggono ai precedenti paradigmi che la storiografia ha inteso attribuire di madri, mogli, sorelle, amanti, religiose. Emblematico è il caso di Margherita d’Austria (1522-1586): figlia dell’imperatore Carlo V, è sorella di Filippo II e di Giovanni d’Austria, moglie e vedova di Alessandro de’ Medici, poi moglie di Ottavio Farnese, madre di Alessandro Farnese. Proiettata dal padre e da due pontefici (Medici e poi Farnese) verso nozze politiche, educata, tuttavia, da intelligenti zie sovrane, trasformerà i suoi destini con un’arte della politica moderna, con sistemi amministrativi e fiscali nuovi, con un soft power capace di mediazione in governi complessi (Fiandre), committenze artistiche per architetture simboliche (Palazzo Madama, Piacenza, L’Aquila), cenacoli culturali con esperienze religiose non conformi.
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International License.
Authors who publish with this Journal agree to the following terms:
Authors retain copyright and grant the Journal right of first publication with the work simultaneously licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International License.
This Journal permits and encourages authors to post items submitted to the Journal on personal websites or institutional repositories both prior to and after publication, while providing bibliographic details that credit, if applicable, its publication in this Journal.